Da quando abbiamo iniziato ad occuparci di rifiuti ed ambiente la domanda che la gente puntualmente ci pone è sempre la stessa: “Perché 2030?”
Noi ogni volta accenniamo ad un sorriso, ci sembra strano come la curiosità delle persone si focalizzi molto su questa fatidica data.
Dobbiamo dire la verità, la colpa è anche nostra!
Da quando abbiamo deciso di proporre l’adesione della Città di Corigliano Calabro alla strategia Rifiuti Zero la nostra campagna di informazione e sensibilizzazione si è focalizzata molto sull’anno 2030.
Abbiamo deciso di spiegare i motivi.
Chiariamo subito che l’anno 2030 non lo abbiamo scelto noi, l’anno 2030 non è un calcolo algebrico, l’anno 2030 non individua la fine del mondo o almeno non letteralmente.
L’anno 2030 verrà ricordato, molto probabilmente, per la fine del mondo che oggi conosciamo ed aprirà concretamente le porte ad una gestione diversa della globalizzazione.
L’Onu, Organizzazione Nazione Unite, nel 2015 ha individuato i 17 obiettivi che le nazioni devono raggiungere entro il 2030 per creare un mondo più equo. Ci sono obiettivi sociali, ambientali, culturali, economici, sanitari, agricoli, energetici, da raggiungere nel pieno rispetto del principio della collaborazione internazionale.
Questi obiettivi si chiamano SDGs – Sustainable Development Goals (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile).
L’obiettivo dell’Onu, quindi degli Stati, è quello di diminuire l’impatto ambientale, diminuire il divario socioeconomico, eliminare la fame nel mondo, aumentare il livello di istruzione globale, aumentare l’accesso ai servizi sanitari, aumentare l’accesso alle fonti energetiche innovative, tutelare le acque, raggiungere la pace tra i popoli.
Letto in questi termini può sembrare un bellissimo libro dei sogni che enuncia 17 condivisibili principi irraggiungibili dalle nostre Comunità. Se andassimo, però, a studiare la storia dell’Onu ci renderemmo conto che tutti gli obiettivi posti nel passato sono stati raggiunti, alcune volte superando le aspettative.
Tra i 17 SDGs c’è anche la diminuzione di produzione di rifiuti, il riutilizzo dei beni e l’aumento del riciclo dei materiali differenziati, insomma Rifiuti Zero!
Il nostro scopo è quello di far raggiungere alla Città di Corigliano-Rossano, partendo dalla strategia Rifiuti Zero, entro il 2030 i 17 SDGs dell’Onu, per non rimanere indietro rispetto al resto del mondo.
Se gli SDGs da una parte portano uno sviluppo sostenibile sul territorio, diminuendo gli sprechi e quindi i costi di vari ambiti di interesse, dall’altra sono obbligatori.
Non fraintendeteci, ad oggi sono stati creati e proposti insieme agli Stati ma se non dovessimo raggiungere gli obiettivi sperati state pur tranquilli che l’Onu, o chi per lui, troverà il modo di spingerci verso questa direzione, magari applicando delle sanzioni.
Quindi, ci piaccia o meno, siamo costretti ad alzarci le maniche!
Buon #2030 a tutti!