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Calabria 2020 è un percorso umano, cultuale e politico, partito dal basso all’interno della ex Città di Corigliano Calabro, che rompe gli steccati comunali e coinvolge le altre Comunità.
Entrati, a novembre 2015, nel Consiglio Comunale della Città di Corigliano Calabro, con il gruppo Civico “ARIA NUOVA – Riferimento Popolare”, siamo stati il mezzo dei cittadini per entrare nelle istituzioni comunali.
Abbiamo portato, come il nome del gruppo invita, una ventata di freschezza dentro l’Assise Comunale e siamo stati costante riferimento della intera popolazione senza prestare attenzione alle appartenenze politiche o partitiche.
Siamo riusciti, con l’aiuto dei cittadini e dei politici coinvolti, ad iniziare percorsi amministrativi e culturali nuovi ed europei.
Abbiamo in poco tempo condiviso valori, esperienze, competenze, insomma le nostre vite, affrontando insieme le problematiche e trovando uniti le soluzioni.
L’Esperienza, terminata nel 2017 con la creazione della nuova Città di Corigliano-Rossano, è stata molto produttiva sotto un punto di vista amministrativo, da una parte, e culturale dall’altra.
Entrati di nuovo all’interno del Consiglio Comunale della Città di Corigliano-Rossano ed avendo conosciuto negli anni la vivacità sociale, culturale e politica delle altre Comunità della Provincia di Cosenza, abbiamo deciso di fare rete sul territorio provinciale per portare il piccolo laboratorio politico all’interno della Assise Regionale.
Ci siamo riuniti, abbiamo scelto tra noi il candidato che più incarnasse l’animo del progetto, e abbiamo rotto gli steccati delle singole Comunità Locali.
Tagliamo i lacci negativi del passato ma riprendiamo e valorizziamo gli antichi progetti validi per i nostri territori abbandonati da anni negli scaffali della Pubblica Amministrazione.
Tuteliamo le nostre risorse agricole. naturalistiche, culturali, mettiamole a regime all’interno di un sistema produttivo che crei reddito sufficiente per tutti.
Valorizziamo le numerose comunità appartenenti alle minoranze linguistiche che sono presenti nel nostro entroterra.
In tanti stanno emigrando perché in pochi si stanno arricchendo a danno delle nuove generazioni.
Vogliamo uno sviluppo di questa Regione ma siamo consapevoli che debba essere sostenibile ed equamente distribuito tra i cittadini.
Abbiamo bisogno di riferimenti istituzionali con i quali dialogare, confrontarsi e lavorare insieme se non vogliamo che la maggioranza dei Comuni Calabresi siano abbandonati nei prossimi 10 anni.
Dobbiamo riempire l’Assise Regionale di persone che vivono i territori, che li assaporano quotidianamente, che vengono dalle periferie.
Solo insieme ed uniti saremo il chiavistello giusto per poter portare le idee dei singoli cittadini e delle singole piccole e grandi amministrazioni comunali all’interno di Palazzo Campanella.
Non vi abbandoneremo dopo la campagna elettorale, è il nostro passato che parla per noi!