PERICOLO CORIGLIANETO?!

PERICOLO CORIGLIANETO?!

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RIPULIRE IL LETTO DEL TORRENTE!

Abbiamo ammirato le bellezze del Coriglianeto salendo dai mulini per arrivare alle piscine naturali create dalle erosioni idriche.

Un sentiero sicuramente affascinante che continua il suo percorso fino a valle.

In pianura il panorama diventa sicuramente più monotono ma non abbandona il fascino naturalistico e sportivo che contraddistingue il nostro territorio.

Scendendo dalla collina il panorama cambia ma tanto c’è da scoprire!

Il Coriglianeto può diventare una grandissima attrazione turistica ma ancor prima non dimentichiamoci che è uno sfogo per il deflusso delle acque piovane.

Costeggiando il Centro storico e tagliando in 2 il resto della Comunità è la più grande valvola di sfogo idrica da monte a valle.

Trascurato nell’ultimo decennio il suo letto si è riempito di detriti inerti, rifiuti, scarti vegetali, tutti questi elementi, con la vegetazione che prolifera all’interno dell’alveo torrentizio, diminuiscono la “portata” del torrente aumentando il pericolo di alluvioni nelle zone circostanti.

Alcune strutture che servivano a gestire lo scorrimento del torrente sono distrutte e non più funzionali, insomma devono essere ripristinate.

In alcuni tratti la pendenza è indirizzata verso la montanga e non verso il mare come dovrebbe essere e la strada giace ad un livello inferiore dell’alveo torrentizio.

Il letto del fiume si è talmente alzato che sotto il ponte ferroviario l’altezza è di 2,33 m, tranquillamente possiamo toccare la trave in ferro del ponte alzando la mano.

I ponti, ferroviari e carrabili, che attraversano il Coriglianeto, uniti ai materiali di scarto che innalzano il letto del torrente, ai rifiuti e alla vegetazione, potrebbero, in caso di piena, diventare degli ostacoli al deflusso dell’acqua creando delle vere e proprie dighe, tra i pilastri, che metterebbero a rischio le strutture, non progettate per reggere una portata idrica di tale dimensione.

Ricordiamoci che oltre il forte pericolo idrogeologico senza questi interventi il torrente non è usufruibile neanche sotto un punto di vista turistico.

Per questo motivo chiediamo alle istituzioni competenti di progettare interventi di pulizia sostenibili degli alvei torrentizi.

Iniziamo a mettere in sicurezza il Coriglianeto, ricordandoci che lo stesso problema viene vissuto dal Gennarito e dal Leccardo, l’ultimo giace in condizioni ancora peggiori.

Francesco Madeo
ARIA NUOVA- Riferimento Popolare